Arnoldo Mondadori Editore

Urania

Partiamo con la collana di fantascienza più conosciuta in Italia: Urania. I disegni presenti sulle copertine hanno solleticato la mia curiosità fin da quando, giovinetto, correvo (per recarmi a scuola) tra le bancarelle del mercato di Monserrato in cui stava un furgone che metteva in mostra, tra le altre cose, un bel Mister No n°1 a 60.000 lire (era il 1987 ed era tanto - la mia paghetta era di 5000 lire settimanali), tanti fumetti di Zagor e alcuni Urania. Per chi, come me, stava sveglio fino alle 2 del mattino per vedere i film horror e di fantascienza che trasmetteva Italia 1 ("Cyborg anno 2087 - metà uomo metà macchina... programmato per uccidere", "Ricerche diaboliche" e tanti altri) vedere le copertine di Karel Thole aveva un'azione eccitante che il Viagra se la sogna. Kurt Caesar non lo conoscevo (non era facile trovare i primi numeri della rivista). E pensare che una volta mi è pure capitato il primo numero, "Le sabbie di Marte" di Arthur C. Clarke, a 80.000 lire mi viene da piangere. Non lo comprai per non fare ingelosire un amico.

Urania Collezione

Un giorno, nel lontano 2003, vidi in edicola "Io, robot" di Isaac Asimov. Sul libro la scritta "Urania Collezione". Lo presi e lessi le indicazioni: riedizione delle storie apparse su Urania. E l'idea si fece strada con irruenza: non ho potuto assistere alla nascita e alla successiva crescita della collana madre ma non avrei perso un numero della sua riedizione. E dal giorno, mese dopo mese, le uscite della Mondadori accompagnano la mia esistenza. Spero solo di vederne la fine! La collana Urania esiste dal '52 e probabilmente ha sepolto tanti suoi lettori, questa potrebbe seppellire me.