Ogliastra, un angolo di paradiso a portata di mano

Nel titolo non scherzo. Considero la mia terra, la Sardegna, bellissima ma ritengo che, tra le tante magnifiche località che generosamente ci offre, una altissima concentrazione la si trovi in Ogliastra. Inutile ripetere ciò che molti siti di turismo raccontano bene e meglio di come potrei fare io. Qui mi limiterò a mettere pochi commenti e alcune fotografie che da sole valgono più di mille parole. Non sono un fotografo professionista (e sono ben lontano dal diventarlo) ma cercherò di non rovinarvi la vista mettendo solo immagini non troppo scadenti.

Iniziamo con la bellissima grotta Su Marmuri di Ulassai. Nella foto si può notare lo sprofondamento della grotta rispetto all'ingresso (si scende per circa 200 gradini).

La grotta è bella anche all'interno ma, per questioni di educazione e di rispetto, non sono solito scattare fotografie dove è vietato. Fatevi un giretto in rete e potrete ammirarla in tutta la sua bellezza.

Sopra Gairo Taquisara si trova il nuraghe Serbissi. Una volta arrivati al termine del paese (andando verso Ussassai) un sentiero sulla sinistra ci porta fino a quota 964 metri e il nuraghe è lì che ci aspetta. Se, invece, si vuole fare una camminata un po' più consistente si può passare da una stradina che parte dalla Scala di San Giorgio a Osini (percorribile anche in macchina, ma non c'è gusto). Sotto il complesso nuragico una bella grotta che, probabilmente, veniva utilizzata per conservare prodotti alimentari.

Nelle foto si intravedono anche il sottoscritto e sua moglie. Quando la mia signora lo scoprirà saranno guai.

Is Tostoinus - La Machu Picchu sarda

Una camminata distruttiva tra i tacchi di Gairo Taquisara ma ne è valsa la pena. Il sentiero che porta a Is Tostoinus fa parte di un percorso più impegnativo (6 ore di camminata) che non ho ancora affrontato ma, per un tipo poco allenato come me, anche solo essere giunti a Is Tostoinus è da considerarsi una bella vittoria. Purtroppo non ho conoscenze archeologiche tali da distinguere semplici pietroni gettati a caso sul terreno (e lì di pietroni ce n'erano, fidatevi) da resti di costruzioni funzionali alla vita al tempo della civiltà nuragica perciò non ho potuto apprezzare al massimo tutto ciò che ho visto. Ma per fortuna, ancora una volta, c'è qualcuno più bravo di me che ne parla, e bene, su Youtube. Vi consiglio, quindi, di cercare il video di Pierluigi Montalbano, scrittore e studioso di storia e archeologia sarda.

Scala di San Giorgio e dintorni

Due foto prese dall'albergo in cui abbiamo pernottato quest'anno e di alcuni dei nuraghes che si trovano a due passi dalla struttura. Nella prima galleria dedicata alle costruzioni megalitiche abbiamo il nuraghe Urceni, nella seconda i nuraghes Sanu e Orrottu.

La Scala di San Giorgio non è altro che una gola che si apre tra le pareti (enormi e bellissime) del Tacco di Osini. Preso da altre cose ho fatto fotografie di tutto ciò che c'è attorno alla gola ma mi sono dimenticato proprio di lei (ma basta fare un giro in rete e la si trova). Dalla Scala si aprono alcuni sentieri che, dopo qualche minuto di sudore, permettono di godere di un bel panorama su Osini.